Chiuso per ferie

 

se passate di qua vediamoci per un aperitivo altrimenti ci rivedremo (forse) in primavera ...

Pressure Seal a chiusura rapida

 


In questi ultimi due giorni il mio soggiorno in Liguria  non è stato (purtroppo) accompagnato dal bel tempo e questo mi ha permesso di finire il mio ultimo studio di una valvola pressure seal a tre vie con comando automatico.
Niente di complicato, ho solo ripreso l'esperienza fatta negli anni scorsi ed aggiungervi il comando per automatizzare l'apertura e/o la chiusura.
Sono le tipiche valvole di protezione delle caldaie che in caso di necessità interrompono e deviano immediatamente il flusso.
E se continua a piovere non mi rimarrà altro che farne una gamma completa.


Quando il progettista vive in un mondo tutto suo....

 


Volevo intitolare questo post con "Aiuto, mi si è ristretto il garage" e vi spiego perchè.
Nel 1986 ho acquistato per caso una Golf. Ne sono rimasto tanto soddisfatto (con il GTI diesel ho fatto 415.000 km senza vedere un meccanico) che negli anni ne ho acquistate altre quattro, MA...
C'è sempre un MA. 
Ogni nuova versione era più larga della precedente di un paio di centimetri. Per farla più comoda, per mettere le barre antiintrusione nelle portiere, per mille altre motivazioni, tutte giustificatissime, MA...
Ma le carreggiate delle strade non si allargavano, le strade di montagna erano, sono e resteranno strette, le strisce del parcheggio del mio supermercato non si allargavano, ma soprattutto IL PORTONE DEL MIO GARAGE NON SI ALLARGAVA !!
Ora per entrare devo chiudere gli specchietti esterni altrimenti non passa e quindi, con ogni probabilità, questa sarà l'ultima Golf che entrerà nel mio garage.
Ma questo problema lo avranno più o meno tutti e quindi ? Cambieranno casa per avere un garage più grande o, più facilmente, cambieranno auto ?  
E il "sig." Volkswagen ci avrà guadagnato o avrà perso qualche milione di clienti ?
Se, a questo punto, non avrete già abbandonato il mio blog vi starete chiedendo cosa c'entra con la macchina utensile. E' molto semplice.
Le macchine utensili della vecchia generazione avevano il montante che si muoveva in "Z" quindi su un basamento lungo e stretto. Sul fianco destro avevano il magazzino utensili (quasi sempre una catena) e sul lato sinistro l'armadio elettrico.
Oggi hanno quasi tutte il montante che si muove in "X" quindi un basamento largo. A destra c'è sempre il magazzino utensili che però spesso è un rack dove il manipolatore ha bisogno di una corsia dove muoversi e quindi si crea un ingombro ancora maggiore. Se poi alla sinistra mettiamo anche l'armadio elettrico abbiamo finito di giocare.

Io ho provato ad immaginare un cliente che ha in azienda due vecchie macchine (nel mio caso le ho dimensionate sugli ingombri di una Mandelli 7 di cui ho ancora buona memoria) installate tra due pilastri di un capannone (interasse 10.000mm). Ora, se volesse cambiare una delle due vecchie macchine e sostituirla con una di nuova generazione (ovviamente con stesso pallet (630) e stesse corse) come potrebbe fare visto che una sola "nuova" macchina occupa quasi l'intera campata ?
Chi disegna le nuove macchine si sarà mai posto il problema ? 

O obbligherà il vecchio cliente a cercare altrove ?

E se il futuro fosse nel passato ?


Chi mi segue sa che ho vissuto per molti anni l'evoluzione della macchina utensile.
Prima fresalesatrice senza magazzino utensili e senza tavola girevole, con il montante fisso e la tavola a croce per diventare nel corso degli anni un centro di lavoro completamente automatizzato con il montante che si muoveva in "Z" e la tavola girevole in "X".
Da un pò di anni le cose sono ulteriormente cambiate, ora quasi tutti i costruttori propongono il montante che si muove in "X" e la tavola girevole che si muove in "Z".
E' inutile che stia ad elencare vantaggi e svantaggi , se seguite questo blog è perchè le macchine utensili le conoscete e ormai saprete anche che ho lavorato molti anni in Mandelli dove mi sono occupato in particolar modo della industrializzazione della Mandelli 7 e poi della nascita della Thunder.
E proprio sulla base della Mandelli 7 sto facendo questo mio nuovo personalissimo studio, rispolverando anche la particolarità che aveva un'altra grande macchina Mandelli, la Quasar. 
Ribaltare la tavola girevole per lavorare la quinta faccia.
Nel mio post precedente (clicca qui) sottolineavo l'importanza delle dimensioni che hanno raggiunto i moderni centri di lavoro e proprio per questo sono tornato a muovere il montante in "Z", ma con qualche cambiamento.
Ad esempio alzando le spalle del montante per supportare meglio la spinta sul mandrino ed inclinando le guide dell'asse "X" per lo stesso motivo.
Al momento è poco più di una fantasia in 3D, ma le dimensioni sono reali, con un pallet di 630mm.
Non so se nei prossimi giorni scoprirò che in realtà non è fattibile ma l'idea di poter ipoteticamente proporre ai clienti delle centinaia di Mandelli 7 sparse nel mondo una macchina moderna sostituibile alla precedente perchè ha (quasi) lo stesso layout mi piace molto. 

Se poi l'interasse dei piedi di appoggio fossero uguali .....

TEE ASME B16.25 Butt welding ends e D'Andrea U-Tronic

 


La calma che c'è al Cenobio dei Dogi di Camogli ne fa l'ufficio perfetto per pensare in tranquillità e questi giorni mi sono serviti per riprendere uno studio che avevo già affrontato in passato, quello dell'applicazione di una testa D'Andrea ad un centro di lavoro.

In passato ho affrontato varie volte le problematiche nate dalla applicazione di una testa D'Andrea, ma erano relativamente facili perchè la differenza di posizione della flangia utensile (con o senza la testa D'Andrea) veniva compensata dal montante che si muoveva in Z ma se il montante si muove in X ? Come compensare la differenza di posizione della flangia utensile con o senza la testa D'Andrea ?
C'era poi la necessità di portare la testa D'Andrea in macchina, ma molto semplicemente la si caricava su un pallet dedicato e si aggiungeva una stazione di carico/scarico attorno allo scambiatore pallet, ma ora ? Con la tavola girevole che si muove in Z solitamente c'è uno scambiatore a due posizioni. Potrei utilizzarne uno per portare la testa D'Andrea in macchina, ma perderei la possibilità di scambiare velocemente il pezzo lavorato con quello da lavorare. In alternativa dovrei utilizzare uno scambiatore a più stazioni, più costoso e più ingombrante. Ed entrambe le soluzioni non mi piacciono.
Perchè non immaginare di utilizzare il magazzino utensili per depositarvi anche la testa D'Andrea e con un secondo traslatore portarla in macchina ?


Il traslatore utensili e quello dedicato alla testa viaggeranno sugli stessi binari e saranno alternativamente fermi a fine corsa quando uno dei due sarà in funzione in modo da non intralciarne il movimento. Questo secondo traslatore avrebbe il compito di portare la testa ad una stazione di carico/scarico dove un carrello con corsa a doppio sfilamento (nel caso della mia TX 2100 sarebbero solamente 300+300 mm) porterebbe la testa in macchina.


Ovviamente ci sono mille problemi da affrontare, far convivere la stazione di carico/scarico con il box, con le coperture telescopiche, con il refrigerante che cade durante lo scambio, ma niente che non si possa risolvere. In questo modo non ho perso la funzionalità dello scambiatore pallet a due posizioni e non ho la necessità di ricorrere ad un multipallet.
Ma rimane il problema della diversa posizione della flangia utensile quando monto la testa D'Andrea.
Come ho già scritto prima, in passato bastava spostare il montante più avanti o più indietro (si muoveva in Z) e il gioco era fatto, ma ora che i montanti si muovono quasi tutti in X ? Semplice (forse), se non si può più spostare il montante in Z perchè non spostare lo scambiatore utensili ?
Ma il (lungo) weekend è finito, domani rientro e casa ed avrò modo di continuare lo studio.

E se passate per Camogli fermatevi al Cenobio dei Dogi, anche solo per un pranzo o una cena, mi ringrazierete.