Aprile 1986. Concordo telefonicamente un colloquio con Badagnani, allora direttore dell'ufficio tecnico della Mandelli. Mi chiede di portare qualche disegno delle tavole girevoli che ho costruito per tanti anni e su quei disegni chiacchieriamo un pò. Una settimana dopo mi assume.
I primi anni non sono stati facili. Dopo dieci anni passati a decidere in prima persona ritrovarsi a essere un "numero" in una azienda di 900 persone è abbastanza complicato. Se vuoi emergere devi darti da fare, devi dimostrare se e quanto vali, devi sgomitare tra i colleghi e devi guardarti le spalle, ma sono uno scorpione quindi ...
Dopo un pò di gavetta (in realtà ben poca) passo a lavori decisamente interessanti come l'industrializzazione della Mandell 7 nel 1991 o la testa U25 a 6000 giri nel 1996.
Dopo un pò di gavetta (in realtà ben poca) passo a lavori decisamente interessanti come l'industrializzazione della Mandell 7 nel 1991 o la testa U25 a 6000 giri nel 1996.
Sono gli anni dell'Ing.Vecchio, di Nicola (Scaperrotta), Stefanini, Riva, Osnaghi, Ferrari, Colangelo, l'indimenticabile Zambianchi, Brinetti, Lambrini, Riboli e tanti, tanti altri. Anni che ci hanno dato una preparazione incredibile, ma ce ne siamo resi conto solo dopo esserne usciti, volontariamente o involontariamente.
Ma sono anche anni segnati dalla scomparsa di Giancarlo Mandelli e anche da grandi crisi. Scioperi, cassa integrazione, mobilità, ma nonostante tutto e tra grandi difficoltà ho l'occasione di realizzare un primo tentativo di una macchina Mandelli con guide a ricircolo di sfere anzichè Turcite e pattini.
Ma sono anche anni segnati dalla scomparsa di Giancarlo Mandelli e anche da grandi crisi. Scioperi, cassa integrazione, mobilità, ma nonostante tutto e tra grandi difficoltà ho l'occasione di realizzare un primo tentativo di una macchina Mandelli con guide a ricircolo di sfere anzichè Turcite e pattini.

