Duecentocinquanta chilometri

 


Ad agosto 1999 spedisco un pò di curriculum. Mi risponde la segretaria di Marco Agosta allora titolare (insieme al fratello) della Mecof di Ovada chiedendomi se potevo aspettare fino al ritorno di Agosta dalle ferie. A settembre ci incontriamo, a ottobre inizio a lavorare in Mecof.
DUECENTOCINQUANTA chilometri al giorno. Ogni giorno.
Macchine un pò diverse dalla Mandelli, ma i concetti (e i problemi) sono sempre gli stessi.
Più uno, lo slittone.


A Natale mi chiedono qualche nominativo per riorganizzare i metodi di lavoro e io suggerisco l'Ing. Vecchio, mio ex direttore in Mandelli e così ci ritroviamo di nuovo a lavorare insieme.
L'ambiente è piacevole, si lavora bene e così i duecentocinquanta chilometri al giorno passano in secondo piano e non pesano più di tanto.
Unico inconveniente ... un pieno alla macchina ogni TRE giorni !
La vita però è sempre piena di sorprese e così al terzo anno un'azienda mi propone di gestire un piccolo ufficio tecnico a pochi passi da casa. Il titolare è una splendida persona, il programma di lavoro è decisamente accattivante e così, a malincuore, lascio la Mecof.
Non potevo immaginare cosa sarebbe poi successo ...