Dalle macchine utensili alle valvole API 602


Il primo luglio 2002 inizio una nuova avventura. Non più a disegnare macchine utensili, ma a condurre un piccolo ufficio tecnico in una azienda che produce valvole per il settore petrolchimico.
Come ho già scritto nel post precedente ci sono tutti i presupposti per fare un buon lavoro, ma ancora una volta la vita riserva una sorpresa. Una brutta sorpresa.
Il 26 dicembre 2004 il titolare e sua moglie muoiono nello tsunami di Phuket e tutti i fantastici programmi che insieme avevamo fatto vanno in fumo.
Io resterò ancora per altri tredici lunghissimi interminabili anni.

Di quei quindici anni mi porto solo il ricordo per due cose che con il compianto titolare avremmo certamente fatto : la possibilità di far disegnare le valvole API 602 in tempo zero ad un semplice foglio di Excel ed il loro montaggio con un sistema completamente automatico e ora, ormai in pensione, ho potuto sviluppare entrambi.


Ho iniziato ad immaginare un impianto automatico per il montaggio delle valvole guardando un vecchio catalogo Velan. Si vedono chiaramente degli operatori davanti a rudimentali macchine per il montaggio automatico delle baderne. La foto sembra vecchia, segno che in Velan lo fanno già da molti anni e ho voluto immaginare qualcosa che andasse oltre.


L'impianto che ho immaginato potrebbe assomigliare a qualcosa di simile. Un operatore ad inizio linea carica i grezzi ed un'altro, a fine linea scarica le valvole finite. Ma si può fare molto di più. Se immaginiamo un caricatore (un robot) ad inizio linea, l'impianto potrebbe lavorate per ore senza essere presidiato. Ora basta una protezione antinfortunistica che racchiuda il tutto.

Oggi (senza quel maledetto tsunami del 2004) tutto questo poteva essere realtà.