Dall'autobus alla macchina utensile


Ormai lo sapete perchè lo ripeto da tempo, una delle mie mete preferite è senza dubbio Camogli. Ci vado da anni ed ogni volta è un piacere. Sempre al Cenobio dei Dogi e non cambierei e non cambierò per nessun motivo. La vista, il servizio, la disponibilità, la cucina sono ai massimi livelli.
In attesa di andare a cena provo a definire meglio il box della mia T1250, quella con pezzo di diametro 2600, nella versione senza APC frontale. I portelloni frontali devono avere una corsa molto ampia per aprire un varco di almeno 2800 mm (meglio ancora se 3000 mm) e si deve aprire anche parte del tetto per permettere di scendere con i cavi di un paranco.
La soluzione forse più semplice è fare due portelloni sagomati che integrino anche una parte del tetto e farli scorrere lateralmente a dx e a sx.
Sembra facile, ma in realtà non lo è poi tanto. Per la loro forma e dimensione devono essere ben strutturati, ma quello che a mio parere è peggio è l'ingombro che creano quando sono aperti.
Per sostenerli durante tutta la corsa deve essere opportunamente sagomato anche il box e così si creano due "orecchie" che a me ricordano quelle di un elefante e quindi volevo cercare una alternativa.

Per chi come me ha avuto la fortuna di lavorare in Mandelli ricorderà certamente le porte laterali del box della Mandelli 7 (mi sembra di ricordare che fosse stata una idea di Santi, ma sono passati molti anni e potrei sbagliare).

Chi non sarà stato altrettanto fortunato sarà comunque salito qualche volta su di un autobus per cui avrà avuto davanti agli occhi la soluzione perchè se ama il lavoro di progettazione sarà curioso (e dovrà esserlo per forza altrimenti ha sbagliato mestiere) e guarderà tutto ciò che ha attorno immaginandone funzioni diverse.
Io ho solo preso le porte della Mandelli 7 (o dell'autobus se preferite) e le ho fatte molto più grandi.
Sono sostenute da due bracci fissati ad un perno che ruota di 90° per cui possono essere anche esili visto che non saranno sottoposte ad alcuno sforzo.
Non serve niente altro se non una piccola guida nella parte sottostante dove vincolare la porta attraverso un cuscinetto.
Durante l'apertura le porte scivoleranno attorno al pezzo e giocando opportunamente sulla lunghezze dei bracci e sulla posizione dell'asse del perno si possono ridurre al massimo gli ingombri.
Se non sono stato molto chiaro non vi resta che farvi un giro in autobus.
Non so voi, ma io preferisco questa soluzione anzichè le "orecchie da elefante", quelle mi piacciono solo a tavola.

La cotoletta alla milanese, è una cotoletta (a rigore) di vitello impanata e fritta nel burro.
Ne è variante la cosiddetta "orecchia d'elefante", cotoletta così chiamata per la forma e solitamente servita con contorno di verdure miste. (Wikipedia)